L’idea di scrivere questo articolo nasce dalla frequenza con la quale, nell’ultimo periodo, abbiamo dovuto lavorare a contenuti testuali.
L’obiettivo è quello di fornire 3 consigli a tutti coloro che hanno chiesto o vorranno chiedere in futuro la consulenza del nostro studio su questa materia.

Quando lavoriamo nell’ambito di siti di interesse culturale, quali musei, aree espositive all’aperto, centri storici, etc, dobbiamo sempre prevedere una parte del progetto basato sulla comunicazione scritta. Nonostante gli strumenti digitali e multimediali siano ormai percentualmente rilevanti, abbiamo imparato da tempo quali siano le regole per una buona comunicazione scritta – oltre che per i prodotti digitali e multimediali di cui si parlava – anche per pannelli, didascalie, cartellonistica turistica e prodotti editoriali, per tutto ciò che, in sintesi, viene definitivo “tradizionale”.

A partire dal 2009 lo studio raccoglie buone pratiche e progetti virtuosi di luoghi della cultura di tutto il mondo; con questo materiale abbiamo costruito una dettagliata checklist che utilizziamo quando deve essere scritto un testo ex novo, ma anche quando deve essere revisionata una comunicazione a stampa obsoleta o comunque da aggiornare. Consideriamo questo strumento un vero e proprio patrimonio dello studio!

A scanso di equivoci, si fa subito presente che sul web sono a disposizione linee guida per la redazione di pannelli e didascalie, alcune di queste sono edite dal Ministero, ma questa informazione è sicuramente già conosciuta da voi che ci leggete e che siete del settore.
Se vogliamo essere più operativi, ci rivolgiamo a coloro che stanno facendo o potrebbero fare concretamente un lavoro di mediazione dei contenuti tecnico-scientifici, per arrivare poi alla stesura dei testi per il pubblico.

Ecco, quindi, i nostri 3 consigli.

1 – Il primo di questi è considerare che il testo va tradotto e impaginato, consigliamo quindi di utilizzare un linguaggio il più possibile universale e, potremmo dire, “facile” da tradurre. Attenzione poi allo spazio, lavoriamo sempre con una bozza grafica dell’impaginazione.

2 – Il secondo consiglio che potrebbe sembrare banale è quello di considerare le immagini, le foto e gli schemi come parte integrante della comunicazione. Se l’obiettivo è quello di rafforzare un concetto già espresso nel testo allora andrà bene inserire un’immagine inerente, altrimenti consideriamo che quello che stiamo realizzando è un vero e proprio prodotto di comunicazione visiva! Ogni elemento fa parte del linguaggio e della grammatica.

3 – Terzo consiglio, ma questo è semplice (?!?), rispettiamo i tempi della visita. Programmiamo e progettiamo anche questo aspetto. Ci sarà quindi estremamente utile leggere e rileggere quanto abbiamo scritto, ma sarà altrettanto interessante fare delle prove di stampa e valutare i tempi di lettura dopo avere appiccicato le nostre prove, nel formato corretto, nell’esposizione. Simulare, provare, è uno dei consigli che vogliamo darvi…

Se siete curiosi di saperne di più, se avete bisogno di una mano, se volete fare una prova completa dei nostri strumenti per la creazione di contenuti testuali, contattateci!

Ci immergeremo volentieri nelle vostre parole!

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